
Il Principe dei Saltarelli 3.0 – ciclo gratuito di incontri sul saltarello marchigiano e sulla castellana al modo di Petriolo di Macerata
Ecco qui di seguito le foto del quarto e ultimo appuntamento con “Il principe dei saltarelli“, ciclo gratuito di incontri sul saltarello marchigiano e sulla castellana al modo di Petriolo (MC), tenutosi mercoledì 6 maggio.
Dopo un breve stuzzichino offerto da Francesco e Vincenzo Ginobili, consistente nella classica profumatissima panzanella, abbiamo danzato il saltarello marchigiano al modo di Petriolo e la castellana.
Poi abbiamo parlato dei tradizionali canti rituali di questua, con particolare riguardo al Cantamaggio, al quale tra l’altro Petriolo dedicherà una rassegna, giunta alla terza edizione, nel giorno di domenica 10 maggio 2015.
Alla fine, per chiudere il cerchio con i rinfreschi dedicati ai dolci locali, abbiamo brindato a vino cotto e mangiato lu ciammellòttu de lo vàtte’ fatto al modo di Petriolo, il tipico dolce che s’usava fare durante la mietitura nei tempi andati, offerto dalle blogger petriolesi di Farina e fiore, che ne hanno dato anche la ricetta.
La nostra speranza è quella d’aver dato a quanti son venuti la possibilità di vivere bei momenti di allegra socialità e di avere lasciato nel loro cuore qualcosa di diverso dall’idea che la propria tradizione musicale non è un curioso oggetto da osservare e non toccare, come un viaggiatore di altri tempi affascinato e impaurito da esotiche bizzarrie.
Il significato della nostra tradizione è più complesso, e quanto avviene nella danza è solo una esemplificazione di un qualcosa di più profondo, che ha a che fare con con l’umanità, l’empatia e il senso di comunità, nella quale si può tornare a gioire senza il ricatto della modernità a tutti i costi o il pensiero autolesionista che l’erba del vicino è sempre più verde.
È con queste idee che tre anni fa noi di Pitrió’ mmia, dell’Associazione L’Orastrana e della Pro Loco di Petriolo abbiamo iniziato questa esperienza faticosa ma gratificante. Abbiamo cercato di farlo nel rispetto di quanto gli anziani ci hanno tramandato e ci stanno tramandando, cercando di porre le premesse per evitare che, se un giorno il saltarello dovesse essere oggetto di una moda passeggera e trasformarsi in un mercato, questo non travolga la tradizione e i suoi veri interpreti con un’ondata di invenzioni estemporanee create ad hoc per il consumo di massa, come è già accaduto altrove in Italia.
Cogliamo l’occasione di ringraziare il Comune di Petriolo e, soprattutto, quanti sono intervenuti a questa terza edizione de “Il principe dei saltarelli“: tanta bella gente che dimostra che c’è chi ha ancora voglia di vivere quanto ancora di bello ha da offrire la nostra storia piuttosto di stare a sospirare per essa quand’è troppo tardi, guardando vecchie foto.
L’augurio è quello di rivederci domenica, al Cantamaggio Petriolese, per cantare e ballare di nuovo insieme in paese.